La salute del pastore australiano
mdr1 (multi drug reactivity)
L’MDR1 non è altro che un gene il quale, in condizioni di normalità, codifica per una particolare proteina (P-glicoproteina) che si comporta come un “cancello intelligente”, eliminando dalle cellule (anche del sistema nervoso centrale) sostanze indesiderate. Al momento si conoscono più di 20 principi farmacologicamente attivi in grado di legarsi a questa proteina.
Quando il gene MDR1 subisce una mutazione, la “proteina trasportatrice” non è più in grado di svolgere correttamente la sua funzione. Ne consegue un accumulo nelle cellule del sistema nervoso centrale di sostanze con conseguente effetto neurotossico. Esso si manifesta con ipersalivazione, atassia locomotoria, difficoltà respiratorie, cecità, coma e morte. I sintomi saranno più gravi (letali) in quei soggetti in cui entrambi gli alleli del gene MDR1 sono affetti da mutazione (soggetti omozigoti per il gene mutato); meno gravi (reazione tossica) invece in quelli in cui uno solo dei due alleli è compromesso ( soggetti eterozigoti per il gene mutato).
Le sostanze che inducono reattività in un soggetto con mutazione del gene MDR1 sono:
Ivermectina (antiparassitario). La dose consigliata di 6 microgrammi/chilo per la prevenzione delle parassitosi cardio-polmonari è considerata sicura negli eterozigoti; quella di 300-600 microgrammi/chilo (indicata per il trattamento antiparassitario) risulta neurotossica per i soggetti omozigoti e potenzialmente tossica negli eterozigoti.
Selamectina, milbemicina, moxidectina (antiparassitari). Sono considerate sicure per i cani affetti da mutazione del gene MDR1 se somministrati come profilassi per le parassitosi cardio-polmonari. Ad un dosaggio 10-20 volte superiore a quello raccomandato inducono tossicità neurologica;
Acepromazina (sedativo, miorilassante, preanestetico). Nei soggetti affetti da mutazione del gene MDR1 questo farmaco tende ad indurre un maggiore e prolungato effetto sedativo. Si raccomanda pertanto di ridurre la dose del 25% nei soggetti eterozigoti e dal 30% al 50% negli omozigoti.
Loperamide (antidiarroico). Al dosaggio indicato per il trattamento della diarrea questo farmaco induce tossicità neurologica nei soggetti con mutazione del gene MDR1.
Butorfanolo (analgesico, preanestetico). Come per acepromazina.
Vincristina,Vinblastina, Doxorubicina (chemioterapici). Da studi ancora in corso emerge come nei soggetti affetti da mutazione del gene MDR1 ci sia una maggiore incidenza rispetto ai soggetti sani di sintomi quali vomito, diarrea, anoressia dopo assunzione di tali farmaci a dosaggi terapeutici. Si raccomanda pertanto di ridurre la dose somministrata del 25%-30%.
Ciclosporina (immunosoppressore). Pur essendo un farmaco veicolato dalla proteina codificata dal gene MDR1, non si conoscono ancora i suoi reali effetti tossici nei soggetti con mutazione del gene in questione. Pertanto non si raccomanda una diminuzione di dosaggio, ma solo un attento monitoraggio dell’animale dopo la somministrazione.
Diqossina (farmaco cardio-attivo). Come per ciclosporina
Doxiciclina (antibatterico). Come per ciclosporina.
Morfina, Buprenorfina, Fentanil(analgesici). Gli studi fino ad ora effettuati non sono in grado di attribuire loro nessun effetto tossico in soggetti affetti da mutazione del gene MDR1.
Farmaci da evitare tra i più comuni:
IVOMEC – GUARDIAN – CARDOTEK – STRONGHOLD – COLLARE SCALIBOR
Collie eye anomaly (CEA)
L’anomalia dell’occhio del Collie (CEA) è una malattia degli occhi congenita ereditata, che talvolta conduce alla cecità. Tutti I cani colpiti dalla CEA presentano ipoplasia coroidale bilaterale (IP), chiamata anche displasia coroidale, un assottigliamento del tessuto vascolare del fondo oculare che non compromette necessariamente la vista. Alcuni cani presentano, unitamente alla CEA, il coloboma del nervo ottico, nel quale il tessuto nervosa non si sviluppa completamente nel punto di inserzione del nervo ottico alla parete retrotante dell’occhio. In alcuni soggetti si verifica il distaccamento della retina. Entrambi questi difetti, più seri, possono portare alla cecità. La CEA è presente sin dalla nascita e non progredisce, non c’è alcun pericolo, quindi, che un cucciolo affetto peggiori man mano che invecchia, nè che gli provochi alcun dolore.
Degenerative myelopathy (DM exon 2)
La mielopatia degenerativa, talvolta chiamata radiculomielopatia degenerativa cronica, è una malattia autoimmune che si manifesta in tarda età e attacca la mielina, l’ “isolamento” dei nervi. I cani con DM possono mostrare progressiva debolezza e mancanza di coordinazione negli arti posteriori che portano alla fine alla paralisi. L’eutanasia è necessaria una volta che la malattia inizia ad avere un impatto sulla respirazione.
Hereditary cataract (HSF4)
La cataratta è una delle malattie che colpisce gli occhi più comune negli Australian Shepherd e può verificarsi per ragioni diverse dall’ereditarietà (altre patologie, ferite o squilibri nutrizionali), sebbene queste eziologie non siano comuni e non dovrebbero essere indicate come la causa principale. Qualora siate in dubbio, consultate un veterinario oftalmologo.
La cataratta è bilaterale, ossia si verifica in entrambi gli occhi, ma può comparire in tempi diversi. Se si nota la cataratta in un occhio, è bene effettuare controlli semestrali o annuali per verificare che non si presenti anche nell’altro. Il processo della cataratta ereditaria inizia con una piccola opacità che progressivemente aumenta sino ad arrivare talvolta ad annebbiare l’intero cristallino. I cani che presentano una cataratta generalizzata non riescono a distinguere niente altro che luci ed ombre. Questa patologia non provoca alcun dolore al cane e di solito progredisce abbastanza lentamente da consentirgli di adattarsi alla perdita della vista. Negli Aussie la cataratta non colpisce mai i cuccioli. I cani affetti, di solito, ne presentano i segni quando sono adulti maturi, nonostante la cataratta possa iniziare nella prima fase della maturità o non prima della senilità. Questo ampio periodo di insorgenza ha reso questa malattia estremamente difficile da predirre ed eliminare; i cani affetti vengono spesso fatti accoppiare prima che il proprietario si possa accorgere che svilupperanno questa patologia.
Neuronal ceroid lipofuscinosis (NCL)
La NCL è una malattia neurodegenerativa che si trova in molti animali come la mucca, pecore, cavallo e umano. Consiste in un accumulo di pigmento lipidico nei lisosomi. I primi sintomi sono osservati a 15 mesi. I sintomi sono molto variabili a seconda degli individui, ma la neurodegenerazione aumenta con l’età. Possono essere osservate anche anomalie psicologiche come allucinazioni aggressive o iperattività o crisi epilettiche. Possono anche essere osservati danni alla retina dell’occhio. I cani muoiono generalmente prima dei 2 anni.
Progressive retinal atrophy (prcd-PRA)
La malattia genetica prcd-PRA (pro-rod-cono-degeneration) provoca la degenerazione e la morte delle cellule della retina, dietro l’occhio, anche se queste cellule sembrano svilupparsi normalmente nella prima fase della vita del cane. Le cellule “rod” lavorano a livelli di luce bassa e sono le prime da perdere le loro funzioni normali. Ne risulta una cecità notturna. In seguito le cellule “cono” perdono poco a poco le loro funzioni normali in situazioni di piena luce.
La maggior parte dei cani colpiti diventerà cieca. Entrambi gli occhi sono sempre colpiti. La retina è la membrana che forma la fodera del fondo dell’occhio e che è composta da cellule sensibili alla luce. Queste cellule muoiono gradualmente ed è ciò che causa la perdita della visione il cui primo segno è la cecità notturna. Una cataratta si sviluppa a volte contemporaneamente alla malattia.
iperuricosuria (slc/huu )
L’ iperuricosuria è una malattia caratterizzata da un’eccessiva escrezione di acido urico nelle urine, che porta alla formazione di calcoli di acido urico. La malattia è causata dalla mutazione G563T nel gene SLC2A9 che codifica per la proteina di trasporto dell’acido urico espressa nei reni. La mutazione è stata scoperta per la prima volta nei cani dalmati. Tuttavia, in uno screening della popolazione più ampio, è stato riscontrato frequentemente anche in Bulldog, Black Russian Terrier, American Staffordshire Terrier e retriever. La mutazione è presente in molte altre razze.