Piante Velenose per i nostri cani

PIANTE VELENOSE PER I NOSTRI CANI

I casi di avvelenamento non sono così rari come si può credere, ma la situazione è risolvibile anche nei casi più gravi. I sintomi possono essere diversi, ma fra quelli principali troviamo:

Di fronte a questi sintomi, se si ha il concreto sospetto che il cane sia entrato in contatto con una pianta velenosa è probabile che sia in atto un avvelenamento. In questo caso non bisogna assolutamente indurre il vomito, far bere latte o altri liquidi al cane o farlo magiare; non si devono nemmeno somministrare medicinali, ma contattare subito il vostro veterinario di fiducia, descrivere con precisione i sintomi, seguire le indicazioni che ci verranno date e tutto finirà con un bel sospiro di sollievo e con un aneddoto da raccontare agli amici, mentre accarezziamo la testa del nostro insostituibile amico.

PIANTE ORNAMENTALI e DA GIARDINO

Abrus precatorius

L’ingestione dei semi può determinare debolezza, perdita dell’appetito, apatia e febbre leggera

Aloe

L’ingestione delle foglie può provocare diarrea sanguinolenta e aumento dell’urinazione

Amarillide

L’intera pianta è velenosa, ma soprattutto il bulbo. I sintomi sono soprattutto gastroenterici, quali vomito, diarrea, coliche. A volte il cane può presentare anche crampi, tremori e alterazioni del ritmo cardiaco

Anemone

L’ingestione può causare crisi convulsive e problemi gastrointestinali. Ad alte dosi, prococa depressione respiratoria ed è, quindi, una pianta potenzialmente mortale

Anturio

Le foglie giovani provocano persalivazione, diarrea, vomito, emorragie e difficoltà respiratorie

Azalea

L’ingestione delle foglie (ma è l’intera pianta ad essere tossica) provoca, dopo circa sei ore, anoressia, scialorrea, vomito, diarrea, nausea, depressione, coliche, tachipnea, collasso cardiocircolatorio, coma, convulsioni, morte. Ci possono essere, in ogni caso, ripercussioni al fegato e al rene

      Begonia

Tutta la pianta, in particolar modo le sue radici, può determinare intossicazioni gastroenteriche, generalmente risolvibili

Bosso

Può essere molto tossica per i cani, anche se raramente la ingeriscono. I gravi sintomi determinati sono prettamente cardiaci e la morte per arresto cardio-circolatorio e respiratorio può verificarsi molto rapidamente dall’assunzione soprattutto delle foglie

Cactus

E’ tossica l’intera pianta. L’ingestione può dare allucinazioni, tremori, delirio, vomito, diarrea e crampi addominali

Calla

Tutta la pianta può essere tossica, sia per contatto che per ingestione. Se viene toccata, può determinare bruciori a livello locale, mentre se viene ingerita provoca nausea, scialorrea, dolori addominali, diarrea e vomito

Calta palustre

Se toccata, può rapidamente determinare dermatiti nel punto di contatto

Ciclamino

Sia le parti aeree che i tuberi sono tossici e, se ingeriti, possono determinare sintomatologia gastrointestinale con vomito e diarrea. Se l’ingestione è massiccia il cane può anche presentare convulsioni

Croton

Le parti tossiche sono il fusto e le foglie, caustico e vescicante per contatto. L’ingestione dei semi provoca sintomi gastro-enterici quali vomito, diarrea sanguinolenta e coliche

Cycas revoluta

L’ingestione delle parti di questa pianta può provocare nel cane un’intossicazione molto grave, caratterizzata da gastroenterite emorragica, coagulopatie, danni epatici, insufficienza renale fino a causarne la morte

Dafne

Tutte le parti di questa pianta sono molto tossiche. Il contatto può provocare solo forti eritemi, ma l’ingestione delle bacche provoca un avvelenamento così grave da poter uccidere il cane. L’evoluzione della sintomatologia è caratterizzata da bruciore alla bocca, diarrea sanguinolenta, stato d’incoscienza alternato ad episodi convulsivi, fino al coma e alla morte

Dieffenbachia

Le parti tossiche e fortemente irritanti sono rappresentate dalle radici, dalle foglie e dal fusto. La sintomatologia, piuttosto imponente ma molto grave solo se c’è tumefazione laringea, può colpire l’apparato digerente, con stomatite, edema linguale e abbondante salivazione; il muso può gonfiarsi sensibilmente. La cute, nel punto di contatto, può presentare eritemi e vescicole. Talvolta possono risentire dell’intossicazione anche i reni

Digitale

Sono tossici l’intera pianta e l’acqua del vaso. L’ingestione procura dolori addominali, scialorrea, nausea, vomito, ipotensione, collasso e morte

Edera

Foglie e bacche, se ingerite, possono provocare una lieve gastroenterite con nausea, vomito e diarrea fino a difficoltà respiratorie, coma e morte del soggetto

Elleboro

L’intera pianta, sia per contatto sia per ingestione, è molto tossica. Provoca ipersalivazone, coliche, vomito, diarrea sanguinolenta, fino a disturbi cardiaci, paralisi e convulsioni

Ficus

L’ingestione di foglie e fusto può determinare sintomi gastroenterici, vomito e diarrea. Il solo contatto può determinare la formazione di vesciche a carico di cute e mucose

Filodendro

Le parti tossiche sono i piccioli delle foglie e il fusto. La sintomatologia coinvolge l’apparato digerente, con edema linguale e stomatite, la cute con formazione di vescicole, il rene e l’apparato respiratorio

Giglio

Il cane può intossicarsi per assunzione delle foglie o del bulbo. I sintomi dell’intossicazione sono vomito, apatia e perdita di appetito, curabili se trattati velocemente

Glicine

I suoi semi e baccelli, se ingeriti, possono causare forte vomito, diarrea e dolori addominali

Iris

Le sostanze tossiche sono localizzate nei bulbi, che, se ingeriti, possono determinare sintomatologia gastroenterica

Monstera

Sono le foglie e gli steli ad essere irritanti e, al contatto diretto con cute e mucose, possono provocare dermatiti e edemi di labbra e lingua, ipersalivazione, diarrea, vomito, disturbi nella deglutizione, fino ad emorragie gengivali

Mughetto

L’intera pianta può essere molto velenosa se ingerita, determinando diarrea, vomito, difficoltà respiratoria, aritmie e crampi

Oleandro

La pianta è estremamente velenosa in tutte le sue parti: In special modo le foglie, se ingerite, possono provocare la morte per arresto cardiaco non solo dei nostri cani, ma anche di animali molto più grandi, compreso l’uomo

Ornitogalo

L’ingestione del bulbo di questa pianta può determinare vomito, forte apatia e perdita d’appetito, fino a problemi ancora più gravi quali insufficienza renale ed epatica

Ortica

Sono tossici i peli pungenti presenti sulla pianta, che producono scialorrea, bruciore in bocca e nel naso, debolezza muscolare e tremori, paresi posteriore e raramente la morte

Rododendro

L’ingestione delle foglie causa vomito, nausea, forte salivazione, diarrea, depressione, coliche, talvolta risentimento renale ed epatico

Solano

L’ assunzione delle bacche – molto velenose – può determinare gastroenterite emorragica con forti dolori addominali, seguiti nei casi più gravi, da sintomatologia nervosa

Spatifillo

L’ingestione delle foglie o dello stelo può provocare soprattutto sintomi gastroenterici, più raramente emorragie e disturbi respiratori

Stella di Natale

Questa pianta può causare irritazione oculare, con congiuntiviti, cheratiti e lacrimazione abbondante, se il cane viene a contatto con le sue foglie verdi, il suo fusto, più raramente con le brattee rosse. Se tali parti vengono ingerite, il cane può presentare anche stomatiti, scialorrea, vomito e diarrea

Tasso

Le foglie, i semi, il legno e la corteccia sono particolarmente velenosi. L’ingestione provoca tachicardia seguita da bradicardia, difficoltà respiratoria, alterazione della minzione, dilatazione della pupilla, agitazione e tremori che anticipano uno stato di estrema depressione, fino alla morte per paralisi cardiaca e respiratoria

Tulipano

L’ingestione dei bulbi può determinare sintomatologia gastroenterica, non particolarmente grave

Vischio

Le bacche sono molto tossiche e, se ingerite, possono determinare vomito e disturbi neurologici, fino a morte per arresto cardio-circolatorio.

PIANTE COLTIVATE

Aglio

Gli spicchi dell’aglio, se ingeriti, possono provocare diarrea, vomito, sangue nelle urine, anemia e ittero

Canapa

L’ingestione di foglie e fiori può determinare vomito, scialorrea, nistagmo, midriasi e abbassamento della temperatura corporea

Cipolla

La cipolla, se mangiata in quantità discrete, può provocare anemia per emolisi e presenza di sangue nelle urine

Erba medica

Il contatto con questa pianta può determinare dermatiti

Fagiolo comune

I Fagioli crudi possono essere tossici, determinando anoressia, diarrea, gastroenterite

Fava

Le fave e i loro semi possono produrre sintomi relativi ad intossicazione dell’apparato digerente, oltre che febbre, pallore, ittero, aumento di volume di milza e fegato

Lino

L’ingestione dei suoi semi e della parte germinale può procurare crampi, tremori, vomito, alterazione del ritmo respiratorio e cardiaco

Nicotiana

L’ingestione di questa pianta, come l’ingestione da parte del cane del tabacco della sigaretta, può determinare dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, ipersalivazione, vomito, bradicardia e alterazioni neurologiche

PIANTE SELVATICHE

Acetosa

L’ingestione di grandi quantità di foglie può provocare insufficienza renale

Arum maculatum

Se assunto, può risultare mortale per alterazioni del ritmo cardiaco

Atropa belladonna

Le bacche di questa pianta, se ingerite, possono determinare un´intossicazione letale, con tachicardia, coma, paralisi del sistema nervoso parasimpatico

Bella di Notte

I semi sono tossici: se ingeriti, possono generare dolori addominali, nausea e vomito e, in alcuni casi, stato confusionale e dilatazione delle pupille

Cicuta

Pianta velenosa per eccellenza le cui foglie, se ingerite da uomini e animali (a parte gli uccelli) in quantità variabili in relazione al peso corporeo, possono portare rapidamente a morte con sintomi neuromuscolari. Il veleno agisce anche indirettamente, cioè può portare ad avvelenamento anche in seguito ad ingestione di un animale che se ne era cibato in precedenza

Colchico

Tutta la pianta risulta estremamente velenosa, ma è soprattutto l’ingestione del bulbo e dei semi a poter produrre nel cane un avvelenamento mortale, caratterizzato da collasso, fino a paralisi muscolare e respiratoria. Letale anche per l’uomo

Datura

La pianta è molto tossica per animali e uomini, qualora ne vengano ingerite le foglie oppure i semi. Può dare disturbi della vista, disorientamento, nausea, crisi di panico, aritmie, convulsioni, fino alla morte

Digitale

L’ingestione di una qualsiasi parte di questa pianta può essere causa di gravi aritmie

Giusquiamo

Tutte le parti di questa pianta sono tossiche, ma è particolarmente grave l’ingestione delle foglie e dei semi, in grado di causare rapidamente stato d’incoscienza e morte, determinata da grave scompenso cardiaco

Lauroceraso

L’ingestione di una parte qualsiasi della pianta, ma soprattutto di foglie e frutti, determina anossia citotossica, cioè blocco della respirazione cellulare, convulsioni e coma, seguiti da morte

Maggiociondolo

Pianta molto velenosa in tutte le sue parti. L’ingestione di fiori, semi e radici può determinare coliche, sudorazione accentuata, crampi, incoordinazione, fino al coma

Mandragora

L’ingestione dei semi di questa pianta, anche in dosi limitate, può risultare pericolosa e determinare rapidamente ipertensione, febbre, insufficienza renale, fino a perdita di coscienza

Noce vomica

L’ingestione determina rapidamente convulsioni violente, contrazioni tetaniche e morte per paralisi respiratoria

Ricino

I semi di ricino determinano (dopo 18-24 ore dall’ingestione) gastroenterite, febbre, gravissimi danni renali, sete intensa e fortissimi dolori colici. L’evoluzione della sintomatologia può condurre a convulsioni e morte, similmente all’avvelenamento da cianuro

ALTRE PIANTE TOSSICHE

Aconito

L’intera pianta è velenosa, ma sono soprattutto le foglie ad essere tossiche

Agrifoglio

E’ moderatamente tossico, può dare problemi digestivi e di generale abbattimento

Albicocca

Le parti velenose sono i semi all’interno del nocciolo, la cui ingestione può dare vomito, dolori addominali, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma

Ciliegia

L’ingestione dei semi contenuti nel nocciolo può dare vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma

Gelsemium

E’ tossica l’intera pianta. Può dare difficoltà di deglutizione, difficoltà di coordinazione dei movimenti, debolezza muscolare, convulsioni, difficoltà respiratorie

Ippocastano

Le parti velenose sono i frutti e i ramoscelli, la cui ingestione produce vomito e diarrea

Kalmia

Sono le foglie ad essere particolarmente velenose: se ingerite in grosse quantità possono dare convulsioni, coma e morte

Mandorla

Le parti velenose sono i semi all’interno del nocciolo, la cui ingestione determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma

Mela

L’ingestione dei semi all’interno del nocciolo provoca vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma

Narciso selvatico

L’ingestione dei bulbi determina gastroenterite

Ortensia

E’ molto tossica: contiene una sostanza simile al cianuro, che può dare problemi respiratori, sino alla morte

Patata

Le parti velenose sono i tuberi immaturi. Determinano vomito e diarrea

Pesca

Le parti velenose del Prunus sono i semi all’interno del nocciolo. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi (colorazione bluastra delle mucose) convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma

Primula

Le parti velenose della Primula sono le foglie e i gambi. Determina stomatite, vomito, diarrea, dermatite da contatto

Ranuncolo

La parte velenosa è la linfa. Determina stomatite, dermatite, vomito, dolori addominali, diarrea, insufficienza renale, incoordinazione dei movimenti, convulsioni

Sambuco

Determina vomito, dolori addominali e diarrea


Molto pericolose per i cani sono anche le spighe di alcuni tipi di graminacee (i c.d.forasacchi): quando sono secche si staccano facilmente dallo stelo e si impigliano nel pelo degli animali (arrivando, se non rimosse, a penetrare nella cute), si possono infilare negli occhi, negli orecchi, nelle narici o addirittura venire aspirati (finendo nella trachea e poi nell’albero bronchiale, determinando una vera emergenza). 

CREDIT : https://www.associazioneapaca.eu/guide/guide-pratiche-5/piante-tossiche-per-i-cani/